UN GIARDINO RINASCIMENTALE A SAN QUIRICO D’ORCIA: presentato il libro dell’architetto Patricia McCobb
La storia di Diomede Leoni e dei suoi Horti Leonini rivive nel libro ”Un giardino rinascimentale a San Quirico d’Orcia”, presentato sabato 15 maggio 2010 alle ore 17.00 presso il Palazzo Chigi Zondadari di San Quirico d’Orcia. Un’iniziativa organizzata dalla Fondazione Alessandro Tagliolini, Centro per lo Studio del Paesaggio e del Giardino a San Quirico.
La costruzione degli Horti Leonini nel tardo Cinquecento cominciò con la storia del sanquirichese Diomede Leoni. Questo libro cerca di rispondere ad alcune domande chiave della vicenda costruttiva degli Horti Leonini ma anche interrogativi quali: chi era Diomede Leoni e come mai decise di creare i suoi Horti? Qual era il rapporto fra il giardino e la Via Romea o Francigena che attraversa il centro di San Quirico? E, cosa ancora più interessante, quali erano i rapporti di amicizia fra Diomede Leoni, i Medici e Michelangelo? come possono questi rapporti aver influenzato il progetto del giardino?
IL MISTERO DEGLI HORTI LEONINI
di Fabio Pellegrini
Ci voleva una studiosa di New York che ha scelto di dividere il tempo della sua vita e del suo lavoro fra gli States e San Giovanni d’Asso, l’architetto di paesaggio Patricia McCobb, per accendere i riflettori su una figura, quella di Diomede Leoni, a dir poco ingiustamente trascurata dagli studi storici sulla Val d’Orcia. E per fare un po’ di luce, con la figura di Diomede, sul mistero della realizzazione degli splendidi giardini di San Quirico, una delle perle più singolari della Val d’Orcia.
La realizzazione degli Horti Leonini nel tardo Cinquecento inizia con la storia di quest’uomo di San Quirico. Il Leoni, ancora giovane, lasciò il suo paese natale per Roma, dove visse a stretto contatto con la élite del mondo artistico dell’epoca. Una lettera ufficiale scritta dal segretario del Granduca Francesco I de’Medici nel 1580, mostra che i Medici ricompensarono Leoni per la costruzione degli Horti.
Horti Leonini in un disegno di Patricia McCobb (2010)
La stessa lettera porta alla luce certi dettagli della vita di Diomede Leoni: era un figlio illegittimo di un notaio, ereditò un pezzo di terra a San Quirico da suo padre, e costruì i suoi ‘horti’ per la “comodità” dei viandanti, particolarmente, e per i nobili che passavano sulla strada Romea. Ulteriori documenti indicano Diomede Leoni come uno dei tre amici di Michelangelo Buonarroti, al suo capezzale quando egli morì. Infatti, Leoni fu l’unico a scrivere una testimonianza sugli ultimi momenti di vita del grande artista.
[The story of Diomede Leoni and his Horti Leonini lives again in the “Un
The construction of the Horti Leonini in the late sixteenth century began with the history of Sanquirichese Diomede Leoni. This book tries to answer some key questions about the construction of Horti Leonini but also questions such as: who was Diomede Leoni and why did he decide to create his Horti? What was the relationship between the garden and the Via Romea or Francigena which passed through the centre of San Quirico? And, even more interesting, what were the relations of friendship between Diomede Leoni, the Medici and Michelangelo? How did these relations influenced the design of the garden?
THE MYSTERY OF HORTI LEONINI
by Fabio Pellegrini
We needed the New York scholar who chose to divide her life and work between the States and San Giovanni d’Asso, landscape architect Patricia McCobb, to turn the spotlight on the figure of Diomede Leoni which has been unfairly neglected by historical studies on the Val d’Orcia. And to shed some light on the mystery of the creation of the splendid gardens of San Quirico, one of the singular pearls of the Val d’Orcia.
The creation of Horti Leonini in the late sixteenth century begins with the story of this man from San Quirico. Leoni, left his native town for Rome in his youths, where he lived in close contact with the elites of the artistic world at the time. An official letter written by Grand Duke Francesco I de’Medici’s secretary in 1580 shows that the Medici rewarded Leoni for the construction of the Horti.
The same letter brings to light certain details of the life of Diomede Leoni: he was the illegitimate son of a notary, inheriting a piece of land in San Quirico from his father, and built his ‘horti’ for the “comfort” of travelers, particularly, and for the nobles who passed through the Romea road. More documents indicate Diomede Leoni as one of Michelangelo Buonarroti‘s three friends whom was present at his bedside when he died. In fact, Leoni was the only one to write a testimony on the last moments of the great artist’s life.